I bambini possono soffrire di emicrania?

Sì, l’emicrania può colpire i bambini. Se è vero che gli adulti sono più colpiti, anche i bambini possono soffrirne e in molti casi la loro malattia non viene presa in debita considerazione. Spesso viene data la colpa ad altre problematiche (“mancanza di voglia di andare a scuola”, “crescita”, problemi di vista, sinusite,…) portando frequentemente ad un ritardo diagnostico imperdonabile a fronte di una patologia, come per l’adulto, invalidante per definizione.
L’emicrania nei bambini può avere alcune differenze con quella degli adulti (per l’emicrania negli adulti vedi l’articolo “Quali sono le forme di mal di testa più frequenti?”)

Ecco le principali differenze:

  1. Nei bambini, gli attacchi possono durare meno. Se negli adulti un attacco emicranico deve durare (in assenza di terapia) almeno 4 ore per essere considerato tale, nei bambini gli attacchi possono scomparire anche dopo una-due ore.
  2. L’attacco emicranico nei bambini è comunemente bilaterale (colpisce entrambi i lati della testa), mentre negli adulti è più frequentemente unilaterale (un lato solo). Col passare degli anni il bambino e poi l’adolescente di solito sviluppa un mal di testa localizzato prevalentemente da una sola parte del cranio (anche se non è una regola che vale per tutti i pazienti adulti).
  3. Nei bambini, la fotofobia e fonofobia (fastidio o ipersensibilità a luci e rumori) di solito non vengono raccontate dai pazienti ma possono essere dedotte osservando il loro comportamento.
  4. Il mal di testa nei bambini di solito non colpisce le parti posteriori del cranio (cosa che invece accade frequentemente negli adulti). Se questo accade in un bambino è bene parlarne con il medico affinché vengano escluse con attenzione alcune cause di cefalea secondaria.
Altre caratteristiche “emicraniche” del paziente.

I bambini che soffrono di emicrania spesso possono quindi soffrire o aver sofferto di:

  • cinetosi (mal d’auto)
  • emicrania addominale (vedi l’articolo dedicato su questo sito).
  • vomito ciclico: attacchi episodici ricorrenti di intensa nausea e vomito, di solito associati da pallore e letargia;
  • vertigini parossistiche benigne: brevi attacchi di vertigine, che si verificano senza preavviso e risolvere spontaneamente.
  • mal di testa “da gelato”: dolore fronto-temporale di durata, che può essere intenso, indotto nelle persone suscettibili dal passaggio di materiale freddo (solido, liquido o gassoso) sul palato e / o la parete posteriore della faringe.
  • Famigliarità

    Nella grande maggioranza dei casi un bambino con emicrania ha almeno un parente affetto da emicrania. Va ricordato che l’emicrania è sottodiagnosticata e che molti individui non sanno di soffrirne. E ‘ importante che i medici vengano informati del fatto che in famiglia qualcuno (genitori, nonni, fratelli, zii) soffra di mal di testa, “cervicale” o “sinusite” (termini che spesso nascondono una vera e propria emicrania – vedi anche gli articoli di questo sito “Pensi di soffrire di “CERVICALE”? Molto probabilmente sbagli…” “e Mal di testa causato da “SINUSITE”? Ma è realmente così? Dati scioccanti…”).

    Gestione dell’emicrania nei bambini.

    L’Identificazione dei fattori scatenanti (trigger) è una parte fondamentale della gestione dell’emicrania per tutti gli emicranici, indipendentemente dall’età. Alcuni fattori scatenanti possono essere evitati, permettendo quindi di evitare così eventuali emicranie precipitati da essi, ma DEVONO ESSERE IDENTIFICATI.
    Un diario dell’emicrania è un ottimo strumento per aiutare adolescenti, genitori e medici a identificare tali “trigger”. Su questo sito troverete una sezione speciale per scaricare gratuitamente un diario della cefalea oltre ad un articolo sui più comuni fattori scatenanti l’emicrania.

    A questo proposito è importante dire che lo stress emotivo è uno dei fattori che più frequentemente scatenano gli attacchi nei bambini (come negli adulti). E quale è il fattore emotivamente più stressante i bambini nel periodo scolare??? Ovviamente la SUOLA, o meglio lo stress e le difficoltà che, normalmente, si hanno durante il periodo di frequenza (compiti, verifiche, confronto con i compagni,…). Purtroppo questo porta i genitori, e a volte anche i medici, a dire che i bambini hanno mal di testa (o peggio – FINGONO di averlo) perché non hanno voglia di andare a scuola! NULLA DI PIU’ SBAGLIATO. Il bambino emicranico, semplicemente è predisposto a fare attacchi di emicrania quando sottoposto a stress (come l’adulto). Non comprendere questo punto importante porta a sottovalutare un problema e colpevolizzare il bambino per colpe che assolutamente non ha.

    Curare l’emicrania nei bambini.

    Per il trattamento acuto (trattamento usato in caso di attacco emicrania), per i bambini ci sono meno possibilità rispetto agli adulti. Ciò è dovuto al fatto che l’unico triptano (farmaco specifico per l’attacco emicranico) approvato in Italia per l’uso sotto i 18 è il sumatriptan spry nasale da 10 mg. Pertanto di solito si può ricorrere a comuni analgesici (come l’ibuprofene o il paracetamolo) a dosi adeguate al peso.
    Come per gli adulti, il trattamento preventivo può essere appropriato se un bambino presenta attacchi emicranici disabilitanti per più di quattro giorni al mese. A questo scopo possono essere utilizzati non solo dei farmaci ma anche degli integratori non farmacologici.
    I medici dovrebbero essere disposti a discutere le varie opzioni con i genitori e includendoli nella decisione delle terapie da adottare. In ogni caso i genitori non dovrebbero esitare a riferire ai medici se sono a disagio con alcune soluzioni proposte.

    L’emicrania è una malattia neurologica genetica e non discrimina alcuna fascia di età. Essa non per questo deve però affliggere o distruggere la vita dei bambini e degli adolescenti. Tra l’altro questa fascia di età è assai importante per lo sviluppo psicofisico dell’individuo e deve essere quanto più tutelata da una patologia disabilitante e che interferisce con la vita famigliare, scolastica e sociale.
    Lavorando con il proprio medico, o eventualmente consultando un’esperto di cefalee, si potrà facilmente trovare una corretta gestione per controllare la malattia piuttosto che accada che la malattia controlli la vita di bambini e adolescenti – o adulti.

    Images via: http://pediatric-house-calls.djmed.net; http://blog.grandmirage.com; http://www.doctortipster.com; http://www.medicalrecruitmentagency.com; http://vivalascuola.studenti.it

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