Quali TERAPIE per il MAL DI TESTA?

In questo articolo vengono tratteggiate le possibili terapie per curare, o meglio controllare, le “cefalee primarie” più frequenti, come l’emicrania, la cefalea tensiva e la cefalea a grappolo. Per quanto riguarda le “cefalee secondarie”, in questo caso la terapia è la risoluzione della patologia che sta causando il mal di testa.

Per le cefalee primarie esistono 3 tipi di terapie

Terapie Sintomatiche

Sono trattamenti che hanno lo scopo di far passare gli attacchi una volta che sono iniziati, azzerando (o riducendo significativamente) il dolore e tutti i sintomi associati al mal di testa e quindi la disabilità causata dagli stessi attacchi.

Nella maggior parte dei casi si tratta di farmaci, anche se in un caso esiste una molecola naturale estremamente efficace in una particolare forma di cefalea.

Per l’emicrania e per la cefalea a grappolo ne esistono alcuni specifici (tanto che è approvata la rimborsabilità del SSN – Servizio Sanitario Nazionale), che tolgono sia il dolore che i fastidiosi sintomi associati. Per la cefalea a grappolo esistono anche terapie sintomatiche non farmacologiche assai efficaci.

Per la cefalea tensiva l’unica terapia “al bisogno” è rappresentata dai comuni analgesici, che di solito funzionano molto bene, essendo la cefalea di tipo tensivo una forma di intensità lieve-moderata e senza sintomi associati (vedi articolo).

Se i farmaci sintomatici (di qualsiasi tipo, inclusi gli analgesici o antinfiammatori da banco) vengono usati in modo eccessivo (su qualsiasi forma di cefalea), possono creare problemi sia in termini di effetti collaterali che di aggravamento e trasformazione della cefalea.

I medici specialisti del settore conoscono molto bene questo problema e mettono in atto molte misure per far sì che non si verifichi questa complicanza. (vedi l’articolo “i farmaci per il mal di testa possono causare mal di testa?”).

Terapie Preventive

Sono sostanze che se assunte per alcuni mesi (di solito 3) riducono, prevenendo, la frequenza, la durata e l’intensità degli attacchi.

E’ bene sottolineare che tali sostanze NON sono dei “sedativi” e NON danno dipendenza.

Le terapie vengono effettuate per alcuni mesi per poi essere sospese e riprese in futuro se dovesse ripresentarsi la necessità.

Anche in questo caso molte di queste sostanze sono farmaci. Ne esistono di specifici a seconda del tipo di cefalea. Molti di questi farmaci rientrano nella fascia A del Sistema Sanitario Nazionale (sono mutabili).

Tali terapie sono fondamentali per tenere sotto controllo cefalee con attacchi troppo frequenti ed evitare l’abuso di farmaci sintomatici, che come riportato nella sezione dedicata, può aggravare una forma preesistente di cefalea causando la “cefalea da uso eccessivo di sintomatici”.

Tra le terapie preventive, sono presenti anche molecole non farmacologiche, come ad esempio vitamine o integratori alimentari.

Sottolineo, che proprio per il loro meccanismo d’azione, rivolto a prevenire gli attacchi di mal di testa, le terapie preventive non danno risultati dai primi giorni di utilizzo, ma dopo almeno 10-14 giorni dall’avvio della terapia.

Terapie Comportamentali

Alcuni accorgimenti relativi a norme igienico-comportamentali, come l’individuazione e l’evitamento dei fattori scatenanti, la regolarizzazione dei bioritmi del paziente, lo svolgimento di attività fisica aerobica (tali indicazioni devono ovviamente essere “cucite” sul paziente, in relazione alla sua cefalea e alle sue condizioni di salute) possono migliorare alcune di queste cefalee.

Per la corretta gestione di queste terapie è fondamentale che il paziente compili un diario delle cefalee, ove venga monitorizzata la frequenza, durata, intensità degli attacchi, i sintomi associati, i fattori scatenanti (fondamentale per le donne è segnare i periodi del ciclo mestruale), e l’uso di farmaci.

Images via http://bramptondentalarts.com; http://www.aafp.org; https://www.jennyhadfield.com

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